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PS - POLISTIROLO COLATO IN LASTRE
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Il polistirene antiurto (o polistirene ad alto impatto o HIPS) è costituito da polistirene e gomma stirene-butadiene, combinati per ottenere una plastica meno fragile del polistirene generico.
Questo è la tipologia più diffusa in ambito industriale e commerciale, grazie alla sua versatilità è uno dei polimeri più utilizzati per la stampa ad iniezione di oggetti di uso quotidiano.
È commercializzato anche in lastre, solitamente di colore bianco, che sono utilizzate principalmente per realizzare oggetti da termoformatura, ad esempio i piatti e bicchieri usa e getta.
Il polistirene, chiamato anche polistirolo, (sigla PS) è il polimero dello stirene.
È un polimero aromatico termoplastico dalla struttura lineare. A temperatura ambiente è un solido vetroso; al di sopra della sua temperatura di transizione vetrosa, circa 100 °C, acquisisce plasticità. Il polistirene espanso si presenta in forma di schiuma bianca leggerissima, spesso modellata in sferette o chips, e viene usato per l'imballaggio e l'isolamento. Chimicamente inerte rispetto a molti agenti corrosivi, ma è solubile nei solventi organici clorurati (diclorometano, trielina, acetone e in alcuni solventi aromatici come benzene e toluene). Il polistirene fu scoperto per la prima volta nel 1839 da Eduard Simon, uno speziale berlinese. Dalla resina del Liquidambar orientalis distillò una sostanza oleosa, un monomero che chiamò styrol. Esistono principalmente due tipologie di stirene: il Polistirene antiurto e il Polistirene Espanso. Il polistirene antiurto (o polistirene ad alto impatto o HIPS) è costituito da polistirene e gomma stirene-butadiene, combinati per ottenere una plastica meno fragile del polisterene generico. Questo è la tipologia più diffusa in ambito industriale e commerciale, grazie alla sua versatilità è uno dei polimeri più utilizzati per la stampa ad iniezione di oggetti di uso quotidiano. È commercializzato anche in lastre, solitamente di colore bianco, che sono utilizzate principalmente per realizzare oggetti termoformati, ad esempio piatti e bicchieri usa e getta. Il Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS) si ottiene immergendo in acqua granuli di polistirene, all'acqua viene aggiunto pentano dal 2% all'8%. Questi granuli vengono trattati con vapore acqueo a circa 120-130 °C provocando il rammollimento della plastica e il successivo rigonfiamento dovuto all'ebollizione del pentano ottenendo così sferette di schiuma di polistirene. La temperatura del vapore viene quindi innalzata per fare fondere la superficie esterna delle sferette. In seguito il composto viene pressato creando il monoblocco di pallini di EPS. I blocchi vengono poi tagliati in lastre o blocchi per essere venduti e lavorati. A seconda della pressione esercitata cambierà la densità del materiale che comunemente può variare da circa 10 a 40 kg/m³. L'espanso trova ampio uso nella produzione di imballaggi. Inoltre, essendo un isolante termico è molto usato in edilizia per l'isolamento degli edifici e nella realizzazione di pannellature sandwich isolanti o per il cosiddetto "isolamento a cappotto". Altra tipologia di Polistirene espanso e quello estruso (XPS): in questo caso i granuli di polistirene vengono immessi in un estrusore a vite senza fine dove vengono fusi; si insuffla poi del gas in pressione, e il fuso esce nella forma voluta attraverso una trafila posta in testa all'estrusore. All'uscita, la differenza di pressione determina la schiumatura del gas dal polistirene. La densità che normalmente raggiunge in questo modo è di circa 35 kg/m3 ma è possibile raggiungere densità sia inferiori sia maggiori. Rispetto all'EPS, data la densità più elevata, è in grado di sostenere pesi maggiori e ha caratteristiche meccaniche migliori. Viene utilizzato quasi esclusivamente in edilizia per l'isolamento termico. |